Molte persone non sanno cosa sono gli attacchi di panico. Perché nessuno lo spiega bene. Sì, certo, ci sono i sintomi, l’ansia, lo stress, ma qual è la causa? Cosa accade nella
tua mente, che ti porta ad una paura esagerata, senza motivo?
Molto spesso gli attacchi di panico si presentano in forme lievi, a volte subdole, non sempre facili da riconoscere. La paura è l’emozione più frequente con il quale si manifesta questo disagio psicologico.
Indice dei contenuti
Il caso di una lettrice
Recentemente mi ha scritto Antonietta, casalinga e mamma di due figli, raccontandomi di una sua particolare esperienza vissuta:
”Qualche tempo fa, mentre cucinavo e pulivo la casa, d’’improvviso ho cominciato a sentire un nodo alla gola, come se non potessi respirare più. Provavo come un senso di paura, ma non capivo esattamente di cosa.
Non avevo mai provato un’esperienza simile né si è ripetuta più. E’ possibile che fosse un attacco di panico? O semplicemente dello stress accumulato? E cosa sono gli attacchi di panico? Potrebbe ripresentarsi? Cosa fare? E soprattutto come dovrei comportarmi?”
Questo dimostra che le persone non sanno bene cosa sono gli attacchi di panico e cosa fare, c’è molta confusione.
Ricevo spesso email e messaggi di questo genere ed è difficile affermare se si tratti di un vero e proprio attacco di panico o di un malessere simile. Potrebbe trattarsi di un momento di forte stress o semplicemente di un’allergia nella quale la gola tende a stringersi (il cosiddetto edema della glottide).
Cosa è successo?
Antonietta afferma di aver provato un senso di nodo alla gola, difficoltà nel respirare e paura ma non:
- tachicardia
- capogiro
- scuotimenti
- tremori
- dolore al petto
- brividi
- nausea
- sudore
come succede in quel tipico disturbo. Le sensazioni che ha provato Antonietta sono un po’vaghe. Le emozioni e i sintomi fisici cosa sono negli attacchi di panico?
Ma attenzione! Antonietta ha provato paura, e questo già basta a pensare ad un attacco di panico. Il primo episodio difficilmente si presenta in forma grave, ma con il ripresentarsi di altri attacchi, i sintomi diventano via via più severi.
Potrà Antonietta avere altri attacchi di panico?
La risposta è molto semplice. In tutti i paesi del mondo, con poche differenze, il 10% della popolazione sperimenta un attacco di panico isolato nella sua vita, mentre il 2% circa sviluppa altri attacchi successivi, sviluppando così il Disturbo di Panico.
Dato che molte persone non sanno cosa sono gli attacchi di panico, le statistiche sono difficili. Non puoi fare tanto affidamento su questi numeri.
La risposta sicura è che moltissime persone hanno almeno un tipico attacco di panico, mentre una percentuale non grande ne soffre regolarmente. Ma data la scarsa informazionee conoscenza, i numeri potrebbero esssere superiori, anche di molto.
E alla domanda “Antonietta potrà avere altri attacchi di panico”, la risposta è sì, anche se naturalmente non si puà dire con certezza. DI penderà da molte cose. Ogni persona è diversa, ogni caso è una nuova sfida.
Cosa dovrebbe fare allora?
Antonietta racconta nella sua lettera che passa gran parte della giornata da sola in casa, poichè i figli vanno a scuola e il marito al lavoro. Occupa la maggior parte del tempo nei lavori domestici, che trova molto ripetitivi. Antonietta non è soddisfatta della vita che conduce, perché è dedicata tutta a marito e figli, dedicando poco tempo a se stessa.
Il mio primo consiglio è quindi di occuparsi della sua persona, nel modo che preferisce. Potrebbe essere andare dal parrucchiere, uscire a fare una passeggiata, praticare uno sport, leggere un libro, o semplicemente farsi una tisana e godersi un po’ di relax. Consiglio di fare qualcosa di attivo, piuttosto che guardare la televisione o seguire i social poiché sono più passive.
È importante dunque che Antonietta si occupi di sé.
Altra idea potrebbe essere rinviare, ad esempio, la pulizia di una stanza o la preparazione di un dolce e realizzarla al sabato o alla domenica insieme al marito e ai figli. ll tempo così risparmiato lo dedicherà a fare qualcosa per la sua persona senza contare che fare un lavoro insieme alle persone che ama gioverà a tutti.
Ciò che vale per Antonietta vale anche per te: non basta voler bene alla tua famiglia, devi amare anche te stesso!
Non importa che tu sappia cosa sono gli attacchi di panico. Occuparti di te, dare spazio allle tue esigenze e ai tuoi desideri è comunque utilissimo e positivo.
Ma non è sufficiente volersi bene in astratto, devi farlo concretamente. Se ami una persona, le regali qualcosa, la inviti a cena, fai delle cose per lei. Nello stesso modo, devi dimostrarti che hai veramente affetto per te.
L’aiuto del medico
In ogni caso, è importante che tu parli con il tuo medico di quello che è accaduto, anche se si tratta del primo episodio e potrebbe non essere un attacco di panico. Se il tuo medico non pensa che ci possa essere una qualche malattia dietro l’episodio, un altro passo opportuno potrebbe essere di avere un colloquio con uno psicoterapeuta.
Molti metodi di psicoterapia sono disponibili, come il Training Autogeno, l’EMDR, l’Ipnosi Frazionata Attiva, tecniche innovative e moderne, che permettono di andare alle radici del problema.
Inoltre, nei casi più semplici, le Tecniche di Rilassamento e la Meditazione Guidata sono di grande aiuto, abbassando il livello generale di ansia.
Non sarà forse necessaria una terapia. Se non la vuoi iniziare, chiariscilo subito all’inizio, ma uno psicoterapeuta può darti dei consigli mirati e personalizzati, anche dopo una sola seduta.
Iscritto all’Ordine dei Medici di Roma n.36822 – Psicoterapeuta
Recapito Telefonico: +39 329 926 7106
Indirizzo: Mieczysława Lisińskiego 6, 37-500 Jarosław
Copyright © 2022 · Dott. Di Stefano | Iscritto all’Ordine dei medici di Roma n. 36822
Medico psicoterapeuta. Mi occupo da oltre 30 anni di attacchi di panico e di terapia del trauma psicologico.
Soprattutto aiuto le persone a migliorare la loro vita.