Ogni caso fa storia a sé, ovviamente, ma dall’ esperienza con Maria e da tantissimi altri casi simili ho imparato che le medicine assunte per gestire di attacchi di panico non solo si rivelano di limitata efficacia, ma in alcune situazioni possono essere anche dannose. Quando si ricorre ai farmaci come unica soluzione al problema, non si arriva a comprendere la causa del malessere e la situazione può anche peggiorare.
Le medicine hanno la loro utilità in una fase iniziale e come supporto durante una terapia, ma quando attacchi di panico o di un altro disturbo psicologico, ti rendono difficile condurre una vita normale, conoscere la causa vera è la strada per liberarsene in modo definitivo.
Spesso la maggior parte delle persone che scelgono di curare il proprio male solo con i farmaci, si trovano molto presto demoralizzati e scoraggiati dall’insuccesso di questi, con conseguente abbandonando della terapia e caduta in un vortice ancora peggiore.
Come agiscono i farmaci
I farmaci non intervengono direttamente sulla causa primaria del malessere (ovvero il motivo per cui si scatenano ad es. gli attacchi di panico), ma ne attenuano semplicemente i sintomi, diminuendo il senso di ansia attraverso l‘inibizione di particolari neurotrasmettitori responsabili della loro insorgenza. In questo modo, appena si cerca di diminuire la dose, o di aumentarla poichè si è sviluppata una tolleranza tale da non trarne più benefici, oppure semplicemente perchè i loro notevoli effetti collaterali rendono impossibile proseguire la cura, portando a sospenderla, ecco che gli attacchi di panico ricompaiono con un insorgenza maggiore e peggiore.
Arrivati a questo punto, di solito, o si decide di sospendere la terapia lasciandosi completamente andare e tornando alla precedente vita piena di ansia e paure, o di aumentare la dose esponendosi ad un maggior rischio la propria salute psico-fisica, in particolar modo sovraccaricando il fegato.
Prendendo solo farmaci, dunque, non si fa altro che allontanare il problema nel tempo. Anche per il medico, le medicine sono una bella scusa per ottenere una parvenza di soluzione al disturbo e dire al paziente: “vedi, adesso stai meglio!” Quando il paziente starà peggio, dopo qualche mese o magari anche più in là, sarà facile addossare la responsabilità al paziente stesso (“non hai preso bene le medicine”), o al farmaco (“proviamo quest’altro, che è più forte”).
L’alternativa EMDR
Ho già spiegato le origini di questo nuovo approccio ai disturbi di natura psicologica. L’innovazione e il successo dell’ EMDR, associato al Training Autogeno, permette di scoprire innanzi tutto qual’è l’origine di paura e ansia e di conseguenza perchè insorgano gli attacchi di panico. Il Training Autogeno, abbassando il tuo livello di ansia, ti aiuta a tenerli sotto controllo, fino a quando non avrai affrontato, capito, razionalizzato ed eliminato del tutto il problema vero.
Tutto ciò senza effetti collaterali dannosi per la tua salute!